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ALESSANDRO QUARTA E ORCHESTRA FILARMONICA ITALIANA

Teatro Civico - La Spezia
9 novembre 2024

In collaborazione con Concerti a Teatro e Fondazione Carispezia

The Five Elements
Terra, Acqua, Aria, Fuoco, Etere
Alessandro Quarta – violino
Giuseppe Magagnino – pianoforte
Danilo Rossi – Direttore d’orchestra
Orchestra Filarmonica Italiana

I Cinque Elementi è il nuovo progetto di Alessandro Quarta, accompagnato da Giuseppe Magagnino al pianoforte e da un ensemble d’archi o orchestra. È musica senza confini spazio temporali, senza limiti di genere o di stili.
Il processo creativo del musicista salentino è un succedersi di visioni dove le note si sostituiscono alle parole. Immagina Terra come una dama la cui voce, valzer malinconico in un solo del violino, è quella di una vecchia signora che porta sulle spalle milioni di anni. Segue Acqua, nata da un’immagine legata a un luogo molto caro al musicista: “porta d’Oriente più importante del Mediterraneo, Otranto è la città d’Italia più ad est, la prima che vede sorgere il sole e dove alle cinque del mattino senti il profumo del mare e vedi un cielo tinto di rosso, verso Oriente… Acqua inizia sulle note di un tema medio orientale ai violoncelli. Tutto nasce nel deserto d’Africa da una goccia d’acqua che prima di diventare mare
è un torrente poi un fiume infine un mare in tempesta, meraviglioso. Poi, come un rewind, il nastro si riavvolge per fare ritorno alle origini…”.
Aria, elemento apparentemente invisibile, è respiro, vento, uragano. Tre accordi, tre motivi: mi minore, sol maggiore, si maggiore. Riconosciamo lo stile “seicentesco” di una scrittura densa, complessa: una fuga a tre voci, progressioni alla maniera di Vivaldi…
Fuoco inizia con un tango cubano. È il fuoco dell’eros che alimenta la vita, la sessualità. È il momento più travolgente dell’intera opera. Il tango cubano diventa poi un valzer sempre più vorticoso, parossistico, infuocato che al suo culmine fa letteralmente esplodere il pubblico in un’ovazione incontenibile. E poi Etere, pezzo conclusivo che fa pensare ad una landa algida. Evoca pace, tranquillità, ma la quiete dura solo un attimo e la musica riprende quota fino al termine dell’opera.

ALESSANDRO QUARTA
Violino solista
Acclamato dalla CNN nel 2013 come “Musical Genius”.
Premiato nel 2017 a Montecitorio come “Miglior Eccellenza Italiana nel Mondo” per la Musica. Successo Strepitoso per il brano “Dorian Gray” composto, arrangiato ed eseguito live in Prima Mondiale con “Roberto Bolle” in Arena di Verona, Caracalla a Roma, del Teatro Carlo Felice di Genova, del Pala De Andrè a Ravenna e P.zza S.ma Annunziata a Firenze e “Danza con me” in onda su RAIUno. Nel 2023 una nuova tournée in tutto il mondo con Roberto Bolle e con una nuova composizione di Alessandro Quarta.
Ospite Internazionale a “SANREMO” 2019 nella sera dei Duetti invitato dai tre ragazzi de “Il Volo” con il brano “Musica che Resta”.
Ospite Internazionale nella “Notte della Taranta” ( in diretta su RAI 2 ) con un pubblico live di 220.000 spettatori interpretando 4 brani, uno dei quali una propria composizione dedicata alla sua terra. Indimenticabile la sua superba apertura del Concerto del Primo Maggio a Roma in diretta Rai nel 2015 per violino solo.
Violinista, Polistrumentista e Compositore (ha partecipato a scritture di musicche inedite per film della Walt Disney e Rai Cinema), Alessandro è cresciuto musicalmente con i più grandi direttori del mondo come L. Maazel, E. Inbal, C. Dutoit, M. Rostropovich, M.W. Chung, G. Pretre, Z. Metha, ricoprendo per loro ruoli come Violino di Spalla, suonando nelle più prestigiose sale del mondo nel corso di grandi tournèe in Europa, America, Cina, Giappone, Medio Oriente,.
Collabora come Violinista, Compositore, Polistrumentista e Arrangiatore in progetti internazionali insieme a Roberto Bolle, Solisti dei Berliner Philharmoniker, Solisti Orchestra Nazionale della Rai di Torino, Quartetto del Teatro alla Scala, Solisti Orchestra Accademia Santa Cecilia, Dee Dee Bridgewater, Mike Stern, il Volo, James Taylor, Amii Stewart, Toquinho, e con molti altri Artisti Internazionali.
Dopo il successo dei suoi primi due album “One More Time” (2010) e soprattutto quello autobiografico “Charlot” (2014) , nel 2019 presenta il suo tributo ad Astor Piazzolla: “Alessandro Quarta plays Astor Piazzolla”. Un Album già candidato Grammy. Nel 2022 l’album dedicato alle quattro stagioni di Vivaldi e Piazzolla, con i nuovi arrangiamenti dello stesso Alessandro Quarta.
Alessandro Suona un Alessandro Gagliano, violino rarissimo del 1723 “ex Principe della famiglia Clelia Biondi”, un Giovanni Battista Guadagnini, gioiello del 1761, e due violini di Ezia Di Labio dipinti dal celebre scenografo Emanuele Luzzati e dallo scrittore Pino Cacucci.

Giuseppe Magagnino
Nello stile del pianista salentino Giuseppe Magagnino si riscoprono profondi legami con la tradizione jazz afroamericana integrata in maniera molto personale a suoni e suggestioni del jazz nord europeo contemporaneo.
Il suo modo di confrontarsi con l’arte dell’improvvisazione estemporanea va ad incastonarsi in maniera fluida con il suo mondo interiore compositivo contraddistinto da una forte componente melodica caratteristica della grande tradizione musicale italiana.
Nel 2021 nasce e prende forma il suo primo disco da solista, “My Inner Child”, con la formazione “Mag Trio”, nella quale Giuseppe è accompagnato da Luca Alemanno al contrabbasso e Karl-Henrik Ousbäck alla batteria.
“My Inner Child”, pubblicato dalla GleAM Records, mette in luce le capacità compositive e comunicative del pianista salentino sia in piano trio che con un piccolo assaggio in piano solo.
Giuseppe si è diplomato in pianoforte classico al conservatorio “Tito Schipa” di Lecce e ha conseguito successivamente la laurea con 110 e lode in Musica jazz presso il Conservatorio “Niccolò Piccinni” di Bari. Ha frequentato diversi seminari intensivi studiando con nomi del calibro di Pier Narciso Masi per la musica classica e Stefano Bollani per il Jazz.
La sua carriera si è arricchita sin da subito di esperienze e collaborazioni importanti.
Ha dato vita al Mag Trio, una formazione con la quale ha già all’attivo diversi concerti in collaborazione con numerosi jazzisti pugliesi.
Ha sostenuto i progetti discografici del percussionista salentino Gabriele Poso e ha partecipato a numerose tournée internazionali di promozione.
Il produttore americano Osunlade lo ha scelto per la formazione della Yoruba Soul Orchestra con quale ha inciso due dischi e partecipato a tour internazionali.
Dal 2009 collabora con il violinista Alessandro Quarta con il quale si è esibito in prestigiosi teatri italiani ed europei spaziando dal repertorio “classico” al jazz. Ha collaborato con il Direttore d’orchestra Walter Attanasi, con l’Orchestra d’Archi di Praga per il progetto Classic&Jazz, con l’Orchestra Sinfonietta di Roma, con i Filarmonici di Roma e il Quartetto d’archi del Teatro alla Scala di Milano.
Con il quintetto di Alessandro Quarta ha accompagnato la cantante jazz inglese Sarah Jane Morris, Stefano di Battista, Ornella Vanoni e Toquinho, Dee Dee Bridgewater, Mike Stern, James Taylor Quartet ed Amii Stewart.
Per il tour del progetto “Alessandro Quarta Plays Astor Piazzolla”, Giuseppe si è esibito anche al Parco della Musica di Roma e all’Auditorium del Museo del violino “Arvedi” di Cremona. Inoltre, ha affiancato il violinista nel tour italiano del “Il Volo” calcando i palchi, tra i tanti, del teatro antico di Taormina e dell’Arena di Verona. Negli anni Giuseppe ha collaborato anche con numerose etichette discografiche in qualità di pianista e arrangiatore.

Danilo Rossi
Allievo di alcuni tra i più importanti Maestri di viola e di musica da camera , Danilo Rossi si diploma a 19 anni con il massimo dei voti e lode, ma già dall’età di 16 anni si mette in luce, vincendo il suo primo Concorso Internazionale. Appena diplomato supera il concorso per Prima Viola Solista dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, divenendo il più giovane strumentista nella storia del Teatro milanese ad aver ricoperto tale ruolo. Da quel momento la carriera di Danilo Rossi sarà costellata da una serie di incontri, concerti, festival, recitals che lo porteranno in giro per il mondo, esibendosi nei più importanti Teatri, Festival e Sale da Concerto. Immerso nella musica come pochi altri, Danilo Rossi ha spaziato innumerevoli volte nei generi musicali anche i più lontani tra di loro. Ecco quindi che le numerose collaborazioni con grandi artisti dell’ambito jazz o pop hanno fatto di Danilo Rossi un esempio unico di come sia possibile vivere la musica nella sua completezza, senza alcuna barriera. Danilo Rossi vive la musica nella sua interezza. Da sempre aperto alle più diverse esperienze, ha al suo attivo numerosi incontri con attori, scrittori, poeti che lo hanno portato ad esibirsi negli ambienti più diversi: dalle carceri ai boschi del Trentino, dalle paludi dello Sri Lanka ai Teatri Off delle periferie. Grazie ai grandi Maestri con cui ha studiato e agli importanti incontri artistici nei suoi oltre trent’anni di carriera, Danilo Rossi ha potuto acquisire certezze musicali ed umane tali da far raggiungere straordinari risultati ai moltissimi studenti che hanno avuto la costanza di seguirlo.
Come direttore ha diretto Orchestre quali Orchestra Haydn di Bolzano, Orchestra del Teatro Regio di Parma, Orchestra Sinfonica di Sanremo, Orchestra Sinfonica Arturo Toscanini, Orchestra Milano Classica, Orchestra Bruno Maderna, Orchestra dell’Accademia della Scala (Direttore e Solista), Orchestra Sinfonica Abruzzese, Orchestra Regionale del Veneto, l’Orchestra del Conservatorio della Svizzera Italiana, collaborando con solisti classici e del mondo della musica leggera (Mario Brunello, Tony Hadley,..)