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ARIANNA PORCELLI SAFONOV – “ALIMENTIRE”

S. Stefano di Magra (SP) - Opificio Vaccari
19 Febbraio 2025

Michael Pollan sostiene che “per l’onnivoro, il numero eccessivo di alternative è fonte di ansie e di stress,
sensazioni ignote a vacche e koala, per i quali la capacità di distinguere tra cose buone e cattive da mangiare è
come una seconda natura.

I nostri sensi possono essere d’aiuto a tracciare una prima distinzione fra cibi buoni e nocivi ma per ricordarci
cosa mangiare e non deviare troppo, noi umani ci affidiamo alla cultura”.

Ed è sempre quando ci affidiamo alla cultura che ci accorgiamo di non possederne abbastanza o di farne
cattivissimo uso!

Alimentire è il nuovo progetto di Arianna Porcelli Safonov dedicato al grosso guaio in cui si è ficcata
l’alimentazione: quello di diventare una tendenza a cui si aderisce con tutti i peggiori difetti che un cittadino possa mostrare in pubblico.

C’è la frustrazione di non saperne abbastanza, la certezza che verremo umiliati dallo chef semidio e dalla sua
carta che non si chiama più menù ma carta, appunto e che ha la stessa giovialità di un saggio di chimica
nucleare ma costa di più.

C’è l’ansia delle centomila intolleranze alimentari, c’è la sofisticazione di qualsiasi ingrediente per renderlo più
tecnologico, più performante, più costoso e tossico.

C’è la corsa furiosa ai corsi per sommelier per sapere tutto di vino, c’è la mediocrità di non sapere un cazzo di
pane, un alimento troppo povero per essere studiato.

C’è l’inferno delle diete, quello dei buffet, c’è l’eccesso di produzione, la carenza di approvvigionamento,
l’ignoranza a tavola, il disagio in cucina, l’assurdo in tv, la menzogna del marketing e, se non bastasse il conto coi tre euro di coperto.

Alimentire è un progetto che si prende gioco dell’ossessione per la cucina gourmet, è una risata che prende
tempo per celebrare il vero valore del cibo, salvandolo dalla gente che lo cucina e spiegandolo alla gente che
vuole mangiarlo senza farsi riempire le orecchie col Nulla.

Arianna Porcelli Safonov
Nasce a Roma da papà russo e mamma milanese.

Laureata come storico di moda e costume, lavora per dieci anni nell’organizzazione di eventi internazionali.

Nel 2010 inizia a lavorare con il teatro comico e con la conduzione tv. Porta in giro per l’Italia tre progetti di comicità sociale per ripristinare il pensiero critico nella comicità italiana.

Nel 2008 Arianna attiva il blog di Madame Pipì, un contenitore di racconti e brevi invettive contro i drammi di costume sociale della nostra epoca.

Dal 2014 scrive libri per Fazi Editore: Fottuta Campagna (2015), una collana di racconti sull’esperienza di vita di
Arianna in cima agli Appennini tra Lombardia e Liguria molto distante dalla surreale moda contemporanea del
Green.

Il secondo libro è Storie di Matti (2017), un intenso viaggio tra le persone perbene ammalate di società odierna nel
loro giorno di crisi universale. Una riflessione cinica e tenera sulla nostra epoca contemporanea che vorrebbe
obbligarci al contenimento, a ricordarci i tempi malsani pre-Basaglia.